Arte e musica: quando il suono è di scena
La produzione artistica musicale ha coinciso con la storia dell’umanità. Questa forma d’arte ha accompagnato cerimonie, attività sociali e lavorative, momenti ricreativi fin dalla comparsa dell’uomo sulla Terra.
A partire dall’anno 1000, la civiltà moderna ha codificato, attraverso gli studi prima del monaco teorico Guido d’Arezzo e poi con coloro che gli sono succeduti, la musica moderna più o meno come è arrivata fino a noi: una struttura comprendente parti ritmiche, armoniche e melodiche.
Lo sviluppo degli strumenti musicali è stato poi fondamentale per rendere possibile la completa espressività in composizioni per orchestre e ensemble. Partendo da un sapere artigiano, gli strumenti acustici hanno subito trasformazioni e perfezionamenti nella scelta dei materiali come legni e corde, fino ad arrivare alla standardizzazione dell’accordatura, fondamentale per le esibizioni di gruppo.
A partire dagli anni ’30 iniziarono poi a costruirsi i primi strumenti elettrici: la prima chitarra elettrica fu realizzata da Rickenbacker nel 1931 e ancora adesso è il nome di punta della parte elettronica di questo strumento. Con gli artisti degli anni ’50 questi strumenti ebbero un forte impulso: chitarra, basso e strumenti a tastiera venivano usati in sala di incisione così come durante i concerti. Anche lo strumento che costituisce la spina dorsale della parte ritmica, la batteria, era inizialmente molto semplice: una cassa, un tom e un piatto. Con il passare del tempo e l’affinarsi delle tecniche compositive e di performance, si sono via via aggiunti elementi percussivi: oggi i kit di batteria usati nei concerti sono strumenti completi e che necessitano di un’accordatura precisa.
Gli eventi musicali inizialmente avevano luogo in teatri, sale da concerto o abitazioni private dove gli ampi spazi consentivano l’esibizione dei musicisti. Le composizioni erano di intrattenimento e servivano anche ad accompagnare le danze. Per quanto riguarda la musica di tradizione popolare, invece, la piazza era il luogo deputato, magari in occasione di feste, fiere, matrimoni ed eventi che coinvolgevano la comunità. Presso molte popolazioni, ad esempio alcuni stati del Sud est degli Stati Uniti, o in Polinesia, la musica accompagna anche gli eventi funebri.
Al giorno d’oggi coesistono diverse tipologie di eventi che mettono al centro l’arte musicale: per rimanere nell’ambito del repertorio classico, troviamo concerti di opera lirica, musica da camera e concerti sinfonici. Su Rivista Musica, fondata nel 1977, si trovano informazioni su festival, eventi e concerti di musica classica. La musica jazz ha trovato nei club i principali palcoscenici, iniziando la tradizione dei locali con musica dal vivo.
La musica leggera ha trovato posto in esibizioni radiofoniche, in televisione e poi anche in teatri o addirittura parchi e stadi, con la nascita dei mega concerti. A partire dagli anni ’60, con il mercato discografico in crescita, le grandi star internazionali hanno iniziato a esibirsi in tournée internazionali attirando un pubblico ancora più ampio.
La fruizione della musica, con l’avvento della digitalizzazione è ulteriormente cambiata, ora è possibile anche seguire eventi live in diretta streaming, senza bisogno di lasciare casa propria!