Arte Teatrale
A partire dall’inizio della civiltà fino ad arrivare ai nostri giorni, il teatro ha accompagnato la storia dell’uomo. Poche sono le arti che hanno saputo evolversi e rinnovarsi nel tempo come la rappresentazione teatrale, le cui pressoché infinite declinazioni hanno continuato a stupire generazioni di pubblico.
Il segreto è proprio questo: come sottolineava Silvio D’amico, fondatore dell’Accademia di recitazione che porta il suo nome, è la stessa presenza del pubblico che, interagendo con l’attore, crea a ogni rappresentazione uno spettacolo nuovo. Sono gli applausi, le ostilità, le esclamazioni dei presenti che in qualche modo passano attraverso la cosiddetta quarta parete, ovvero il muro immaginario che delimita il palco dalla parte dell’audience. La quarta parete definisce lo spazio scenico, ma come detto, non lo costringe, in quanto a fluire sono le emozioni di chi sta recitando come di chi assiste.
L’arte teatrale è incredibilmente interdisciplinare, in quanto riunisce professionisti e attori, artigiani e artisti che ogni sera rinnovano la magia ogni volta che si alza il sipario. Sceneggiatori, autori, ma anche scenografi, costumisti, attrezzisti, tecnici luci e audio, manager teatrali: un’intera squadra coordinata che mette in scena ogni volta la magia.
È un’arte itinerante, che si sposta verso il pubblico di diverse città, dove ogni sera, quando si spengono le luci, si crea l’atmosfera e comincia lo spettacolo. Sì, perché una volta, prima dell’invenzione della luce elettrica, l’illuminazione, ovvero le lampade a olio o le candele, non si spegneva mai. La luce delle lampadine ha infatti provocato una vera rivoluzione in termine di allestimenti scenici.
Anche cinema e televisione non hanno scalfito il potere comunicativo del teatro, anche se, minando la sua esclusività in ambito di spettacolo, ne hanno, su larga scala, ridimensionato l’indotto.